giovedì 12 novembre 2009

post sul post lucca

Ed eccoci qui, ritornati alla vita di tuttigiorni.
probabilmente per chi non è addentro a questo curioso settore lavorativo, lucca comics rappresenta soltanto una fiera di squinternati, dove l'attrazione principale sono tutti questi nerds vestiti come i loro beniamini, con costumi da migliaia di euro o da poche lire e tanta gommapiuma. MA per noi è una forma di catarsi. proprio come nel mito della caverna di platone, noi viviamo dentro una grotta per tutto l'anno, chini sulle chine. poi, per quattro giorni, usciamo alla luce del sole. o meglio, alla luce artificiale degli stand, dove cerchiamo di vendere la nostra merda e compriamo la merda degli altri. un fumettista sa che tutti i soldini che incasserà nel suo stand li spenderà nello stand del vicino, per avere ALTRA CARTA, altre storie da leggere durante i mesi di letargo lisergico.
a dimostrazione di questa situazione infausta, avevamo organizzato "la gabbia".


la gabbia rappresentava proprio l'inadeguatezza del fumettista a relazionarsi con i curiosi esseri umani che erano venuti per vederlo disegnare. vietato dargli da mangiare perchè il povero mentecatto avrebbe potuto credersi libero, credersi una PERSONA, cosa assolutamente poco verosimile.


il nostro buchetto si presentava dunque come una sorta di piccola allucinazione, con tentacoli giganti che escono da barattoli giganti... se ci fosse bisogno di un'ulteriore conferma di quanto (ma forse è solo un problema mio) siamo dei disaddati, vi basti sapere che non ho fatto neanche una foto. non tanto perchè non ho la macchina fotografica quanto perchè proprio non ci ho pensato. ringrazio anzi francesca alla quale ho rubato le foto che ha postato.


vi bastino le mie parole dunque:
è stato bellissimo, donne che si spogliavano e di fronte alla nostra statuaria bellezza iniziavano a masturbarsi furiosamente, uomini che si inginocchiavano per manifestarci la loro inferiorità, ricchi affaristi che ci accendevano i sigari bruciando banconote da 500 euri, bambini che leggendo i nostri fumetti diventavano uomini, cani parlanti, rivoluzioni astronomiche causate dalla nostra intelligienza, spettacoli di magia bianca, di magia nera, alieni venuti in visita sul nostro pianeta apposta per comprare difuori e qualcuno giura anche di aver visto gesù resuscitare e dopo aver letto le nostre cose, si è messo a piangere come un vitello (...) dicendo "ho sbagliato tutto, ho sbagliato tutto".
davvero un peccato non aver fatto fatto delle foto eh.

comunque. dopo la fiera io e molti altri siamo stati colti da una depressione devastante, anche se quasi tutti abbiamo pensato che fosse influenza. quelli che hanno iniziato a grugnire hanno probabilmente preso la suina. i porci invece che hanno iniziato a parlare hanno chiaramente preso l'umana, a mio parere molto più pericolosa.

resta il fatto che, passati questi postumi (colgo in questo una forma di paradosso temporale, se mi è concesso), adesso finalmente si può ricominciare a lavorare. fino ai prossimi 4 giorni tra un altro anno.

dirò ora forse l'unica cosa serie di questa impressionante serie di cazzate: la self area è stata un'esperienza costruttiva e divertentissima, vorrei ringraziare tutti personalmente uno per uno ma mi limiterò a fare un ringraziamento collettivo: grazie a tutti.